Un conto da 316 milioni di euro. Ecco quanto sarebbe necessario per tornare alla normalità nell'Isola dopo il cedimento del viadotto Himera lungo la A19 Palermo Catania. Il conto è stato stilato dalla giunta regionale che ha deliberato l'aggravamento dello stato di calamità già chiesto lo scorso 12 marzo con una previsione totale di 240 milioni di euro in più rispetto alla precedente previsione per un totale complessivo che raggiunge così i 316 milioni. «I danni calcolati», ha spiegato Crocetta, «riguardano i centri urbani e le vie strategiche di comunicazione, in particolare si fa riferimento al ponte Himera e all'intervento necessario per intervenire sulla frana nel territorio di Caltavuturo. In riferimento al ponte Himera, che coinvolge l'autostrada A19 Palermo-Catania, sono necessari interventi anche per il pericolo di crollo della montagna, già in parte franata, sulla quale è necessario intervenire in modo radicale»...

È stata approvata dall'Ars all'unanimità la mozione presentata dall'esponente dell'opposizione di centrodestra Nello Musumeci e firmata da tutti i gruppi, sul mantenimento delle attuali Corti d'Appello in Sicilia. Il documento impegna il governo della Regione ad iniziative nei confronti del governo centrale per il mantenimento dei distretti di Corte d'Appello dell'Isola e dà mandato al presidente dell'Ars di trasmettere la mozione ai presidenti del Senato, della Camera e del Consiglio dei Ministri, al Csm, alle istituzioni nazionali...

Adesso forse sarà più semplice spiegarsi come mai nonostante la Rap abbia speso in un anno e mezzo quasi 650 mila euro per comprare guanti, scarpe, cuffie anti-rumore, elmetti e tute, i dipendenti abbiano lasciato che la città si riempisse di rifiuti nella settimana di Pasqua per riunirsi in assemblea e discutere soprattutto dell'assenza di attrezzature e vestiario, i «dispositivi di protezione individuale» come si chiamano in gergo tecnico. Buona parte delle divise che i netturbini denunciavano di non avere si trovavano in vendita, nuove di zecca, al mercato di Ballarò...

Entrambe le carreggiate della A19, nel tratto di Scillato chiuso da venerdì, dovranno essere demolite. «Avvieremo la demolizione della campata nel più breve tempo possibile e provvederemo alla realizzazione di una bretella stradale. Le risorse le reperiremo al più presto perché il perdurare di questa situazione sarebbe un danno economico troppo grande per l'intera Sicilia. La situazione è molto grave e richiede interventi immediati»...

Andare da Palermo a Catania in aereo. Non è una boutade di quelle che impazzano su Facebook, ma un'ipotesi che si potrebbe concretizzare nei prossimi giorni dopo la chiusura di un tratto dell'autostrada A 19 per il cedimento dei piloni del viadotto Himera. La Gesap, la società che gestisce l'aeroporto di Palermo, ha lanciato la proposta a tutte le compagnie aeree che hanno base nel capoluogo. E sono già due quelle che hanno risposto positivamente: Ryanair e Alitalia.
Oggi, spiega Fabio Giambrone, presidente Gesap, «l'incontro con Ryanair, che è stata la prima a contattarci»...

Piazza San Domenico ospiterà gli stand della manifestazione patrocinata da Expo Milano zo15. Già esauriti 4 mila tagliandi per un assaggio gratuito Degustazioni, dibattiti e anche spettacoli Due giorni di festa con il cibo da strada o Sabato e domenica il Panormvs street food festival L'evento presentato ieri dal sindaco e dall'assessore Marano. Orlando: «Siamo al quinto posto nel mondo e primi in Europa per la qualità del cibo da strada. Questa iniziativa diventerà un appuntamento fisso». Francesco Sicilia Piazza San Domenico ombelico del cibo da strada e una città che ha già l'acquolina in bocca. Si annuncia il pienone per il Panormvs street food festival, l'evento che, sabato e domenica, sarà dedicato alle pietanze che si consumano velocemente, spesso davanti a una bancarella improvvisata. Roba che, generalmente, fa impazzire i palermitani...

Un supermercato aperto tutti i giorni e a tutte le ore. Palermo è pronta a ereditare la tradizione americana della spesa di notte. La prima mossa è di Carrefour che ha già lanciato questa formula a Milano e a Torino. E che adesso la propone nel capoluogo siciliano nello store al numero civico 30 della centralissima via Libertà.
Non si tratta di nuovi locali, ma di uno spazio con una superficie di 900 metri quadrati su più livelli, gestito attualmente dallo stesso marchio, ma che finora, ogni sera alle 20.30, tira giù le saracinesche...

Io smottamento sull'A19, sono aumentati i disagi di chi non può fare a meno di prendere il pullman per Palermo a causa dei tempi di percorrenza dilatati: da due ore e mezza a quattro ore e mezza. Abbiamo sentito i viaggiatori in attesa di partire: amarezza, incredulità ma anche rassegnazione sono i sentimenti prevalenti. I turisti non riescono a spiegarsi l'accaduto, una pensionata chiede che i sindaci si attivino per la sospensione del pedaggio, mentre i lavoratori si armano di pazienza: «Non c'è alternativa»...

Ritorna la Fiera del Mediterraneo. Dopo sette anni col sipario calato, sette anni durante i quali in uno dei luoghi simbolo del divertimento palermitano sono piombati degrado e abbandono, torna l'appuntamento di primavera che è stato irrinunciabile per intere generazioni di palermitani. Torna ma, come tutte le cose che a fatica si tenta di rimettere in piedi, in forma ridotta con i padiglioni discarica che saranno schermati e l'area dell'ex luna park dove non ci saranno giostre — dalla ruota panoramica al tagadà — ma una cittadella dell'artigianato...

Il destino di quel viadotto era già scritto. Ed era scritto da dieci anni. C'era una relazione, redatta dal servizio geologico e geofisico della Regione, che metteva in guardia sui rischi di una frana che sin dal 2005 aveva fatto intuire il suo potenziale distruttivo. In quel dossier di dieci pagine, corredato da 11 eloquenti fotografie, tre dirigenti — Daniela Alarlo, Ambrogio Alfieri e Giovanni Bafumo — facevano il check-up di una rilevante massa di terreno che era venuta giù distruggendo la provinciale Scillato-Caltavuturo. Era già allora un fenomeno rilevante, uno "scivolamento" di un fronte lungo 200 metri e largo 250. Ebbene il piede di quella frana, si legge nel rapporto, «si estende fino al fiume Himera, sotto l'autostrada»...

Il destino di quel viadotto era già scritto. Ed era scritto da dieci anni. C'era una relazione, redatta dal servizio geologico e geofisico della Regione, che metteva in guardia sui rischi di una frana che sin dal 2005 aveva fatto intuire il suo potenziale distruttivo. In quel dossier di dieci pagine, corredato da 11 eloquenti fotografie, tre dirigenti — Daniela Alarlo, Ambrogio Alfieri e Giovanni Bafumo — facevano il check-up di una rilevante massa di terreno che era venuta giù distruggendo la provinciale Scillato-Caltavuturo. Era già allora un fenomeno rilevante, uno "scivolamento" di un fronte lungo 200 metri e largo 250. Ebbene il piede di quella frana, si legge nel rapporto, «si estende fino al fiume Himera, sotto l'autostrada»....

L'arresto di Roberto Helg alias "paladino della legalità" ha inferto un duro colpo alla credibilità di diversi enti che, con fatica, avevano realizzato iniziative importanti sul fronte della lotta ai boss. Una di queste iniziative che ha subito uno scossone al contrario, rispetto al progetto, è il premio "Libero Grassi"...

«E ora ci dimenticheranno». Vincenzo, 20 anni, studente universitario originario di Polizzi, utilizza l'autostrada A19 per raggiungere casa tutti i fine settimana e rientrare a Palermo quando le esigenze di studio lo richiedono. Lui, come tanti altri ragazzi, saranno costretti a modificare il rispettivo programma in tema di collegamenti. «Non è tanto la modifica della propria quotidianità che mi preoccupa, ai sacrifici sono abituato, - ha continuato - così come lo sono abituati tanti ragazzi che, sulle Madonie, si trovano nelle mie stesse condizioni. Mi preoccupa il futuro. Qui ci si abitua troppo ai lavori lunghi, ai lavori che non finiscono mai, alle ricostruzioni che non partono».
La voce di Vincenzo è una delle tante che, in queste ore, si susseguono sui social-network, sui siti che raccolgono la protesta della gente, sulle dirette radiofoniche locali...

Arrivano i primi segnali sullo scandalo dell'autostrada Catania-Palermo. Il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, ieri pomeriggio, ha parlato al telefono con il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, concordando per oggi un incontro a Roma. L'Anas è impegnata «a predisporre entro la prossima settimana il progetto di demolizione del viadotto Himera (carreggiata in direzione Catania) dell'A19 e ad avviare alcuni interventi di manutenzione straordinaria sui percorsi alternativi». Ciucci ha anche confermato a Crocetta che «il movimento franoso, che non si è ancora fermato, al momento non ha interessato la carreggiata della A19 in direzione Palermo e che, dopo i lavori di demolizione, sarà possibile valutarne la riapertura a doppio senso di circolazione»...

Sarà un consulente a chiudere le partecipate regionali. II pacchetto di norme che accompagna il bilancio appena approvato in giunta prevede uno stanziamento di 150 mila euro per selezionare un advisor che si occupi del «processo di liquidazione delle società». II governo ha avviato da tempo la liquidazione di una quindicina delle 34 società a partecipazione regionale. Ma è un cammino lungo, che in alcuni casi va avanti anche dal 1985. E allora ecco che la norma inserita nel bilancio prevede che «l'ufficio speciale che si occupa delle liquidazioni può avvalersi della consulenza di un advisor» che dovrà gestire il complicato intreccio di crediti e debiti di ogni società...

Se prima dal centro della Sicilia in auto bastavano 80-90 minuti per raggiungere Palermo, adesso i percorsi alternativi impongono un raddoppio dei tempi di percorrenza. E così il capoluogo siciliano è improvvisamente diventato più distante.
Il cedimento dei 4 piloni lungo l'autostrada 19, tra Tremonzelli e Scillato, comporta inevitabili disagi per chi vuole raggiungere il capoluogo di regione. Un disastro ancor più incisivo per il trasporto merci, con i mezzi pesanti deviati sulla Palermo-Messina, e tempi allungati notevolmente anche per le aziende di autolinee, anche se optano per la Agrigento-Palermo...

Presenze-boom all'aeroporto nel week-end di Pasqua Boom di passeggeri e voli nella prima settimana di aprile.
Complice il week end pasquale, l'aeroporto di Palermo-Punta Raisi "Falcone Borsellino" ha registrato l'incremento di quasi 15mila passeggeri in transito, rispetto allo stesso periodo del 2014, che corrisponde al 18 per cento di aumento...

«Siamo in una situazione di emergenza istituzionale, siamo al caos». Inizia con queste frasi del presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, una seduta dai toni drammatici dopo il colpo da ko subito dalla maggioranza sulle Province. Solo dopo rinvii tecnici per evitare altri flop, a Sala d'Ercole si presentano i deputati della coalizione di governo sufficienti ad approvare almeno la proroga fino a luglio dei commissari delle ex Province. Una proroga che suscita molti dubbi costituzionali. C'è ancora bufera, dunque, intorno al governatore Rosario Crocetta. Che avverte: «Le riforme istituzionali le fa tutto il Parlamento, non solo la maggioranza Ci si deve rassegnare a un fatto: le Province in Italia non esistono più, e nemmeno in Sicilia E, comunque, per eliminarmi devono usare il bazooka». Il governatore spera ancora nella riforma...

Dalle start up allo street food, passando per la primavera. Il Comune promuove due settimane di iniziative spalmate su campi diversi, accorpando manifestazione differenti, tutte comunque legate alla citta, al risveglio delle attività sia dal punto di vista economico che imprenditoriale. Oggi prende il via la «Settimana dell'ospitalità e festa di Primavera» con l'inaugurazione, alle 15, di TravelExpo - salone internazionale del turismo -, alla Fiera del Mediterraneo nel padiglione 20, ribattezzato «Spazio. 20 idee in movimento»...

Il grande esodo è alle porte. Su 7.000 dipendenti regionali che si troverebbero nella situazione prevista dalla legge, almeno 3.500 sarebbero pronti ad andare in pensione. La Regione oggi paga 580 milioni l'anno di pensioni, una cifra che lieviterà nei prossimi anni. Andrebbero in pensione almeno 2.000 persone in più di quelle che normalmente concludono il loro rapporto secondo la media degli ultimi anni. Questo comporterebbe un primo risparmio sul salario accessorio del comparto, sommato a quello relativo al taglio del fondo dell'indennità dei dirigenti e del Famp, il fondo del pagamento degli straordinari e dei premi di produttività degli impiegati regionali...